Camogli, Liguria da gustare a piedi
La Liguria diventa zona gialla ed i suoi abitanti riconquistano una certa libertà di movimento.
E più avanti ,si spera, anche chi proviene da altre regioni potrà tornare a visitarla.
Sì, perché scoprire o magari riscoprire la Liguria in inverno è un’esperienza che vale la pena fare. E soprattutto è bello farlo a piedi: sia passeggiando sul lungomare che sui sentieri del Promontorio di Portofino.
Anche prima delle attuali restrizioni, i mesi più freddi permettevano una tregua dall’assalto dei turisti del weekend.
E forse, a certe condizioni, questo territorio potrebbe anche nei prossimi mesi per dare spazio a forme di turismo slow, lontano dalla frenesia della stagione balneare.
Camogli, protetta dal golfo Paradiso offre un clima generalmente mite sia in autunno che in gennaio-febbraio e consente di effettuare escursioni nei dintorni.
Fuori stagione si possono trovare sistemazioni in albergo e appartamento a cifre ragionevoli, con un buon rapporto qualità prezzo.
Non è più tempo di prenotazioni minimo 3 notti o prezzi da alta stagione anche d’inverno!
Camogli e dintorni
L’itinerario ruota intorno a Camogli e può essere affrontato sia in auto che in treno /autobus, una soluzione a prima vista meno comoda, ma che evita al turista il problema dei parcheggi che affligge la Liguria. Da Genova partono numerosi treni per Camogli che fermano anche nella vicina Recco, altra tappa del nostro itinerario e nelle principali località turistiche della riviera di Ponente.
L’emergenza Covid ha portato tuttavia molti viaggiatori a sviluppare una certa diffidenza per l’utilizzo di mezzi pubblici e a privilegiare il mezzo privato. Se nutrite timori al riguardo, vi consigliamo di partire per tempo, informarvi sui parcheggi e mettere in conto di fare una passeggiata di almeno 10’ per raggiungere il centro.
Cosa vedere a Camogli
Il borgo antico si sviluppa intorno al porto, sotto al castello del Dragone o della Dragonara, fortezza che risale al 1100 ed era parte di un più ampio complesso di fortificazioni per difendere Camogli dagli assalti dei nemici locali e soprattutto dei pirati, in particolare del corsaro turco Dragut, che terrorizzò le coste del Mediterraneo intorno alla metà del Cinquecento.
Si tratta di una figura a cavallo tra storia e leggenda molto presente nell’immaginario dei camogliesi, dei Liguri (una statua del Palazzo Ducale di Genova lo raffigura) e più in generale delle popolazioni del Mediterraneo.
Oggi Camogli è un centro di soli 6mila abitanti, ma è una delle mete più suggestive e caratteristiche della Liguria. Merito della sua passeggiata chiusa al traffico con vista da Camogli a Punta Chiappa, ricavata 100 anni fa in seguito alla demolizione dei palazzi che davano sul mare, i suoi vicoletti (Caruggi), della sua gastronomia a partire dalle numerose varietà di focaccia consumate in strada e in spiaggia.
Sono famose anche le sue “quadrate”, terrazze con vista mare, che hanno ospitato generazioni di bambini che giocano a pallone, vanno in bici o sui pattini o magari muovono i primi passi.
Al porto si vedono ancora i pescatori che ogni sera alle cinque rientrano con le loro barche oppure partono per stare in mare tutta la notte.
Dal porto partono anche i battelli per Punta Chiappa, San Fruttuoso con la sua abbazia e Portofino ( nelle cui acque a 17 metri di profondità si trova la statua del Cristo degli Abissi).
Lungo l’Aurelia (SS1), in via 25 aprile si trova la chiesa Millenaria, oggi monumento nazionale e tappa nel medioevo dei pellegrini in viaggio verso Roma.
Museo marinaio Gio Bono Ferrari con modellini di velieri c he documentano la storia della marineria di Camogli che dall’epoca di Napoleone alla seconda guerra mondiale armarono quasi 3mila navi, tra cui moltissimi velieri. Anche Garibaldi si sarebbe imbarcato da giovane su un veliero a Camogli
Foto, quadri, modellini costruiti in gran parte dai cittadini di Camogli, navi in bottiglia e oggetti trovati sui relitti di navi affondate e tantissimi strumenti nautici come bussole, cannocchiali e sestanti.
Per orari, informazioni e modalità di accesso durante l’emergenza Covid consultate www.museomarinaro.it o chiamate tel. 0185 729049
Vaporetti da Recco (o Genova) vedi il sito della compagnia Golfo Paradiso
Ruta: La frazione di Ruta, in collina tra Recco e Rapallo ha avuto celebri visitatori tra cui il filosofo Nietzsche ed il punto di snodo di sentieri del promontorio di Portofino verso san Rocco e verso la vetta di Portofino.
San Fruttuoso
La baia di San Fruttuoso si può raggiungere solo via mare o a piedi percorrendo un sentiero impegnativo.
E’ un paradiso per gli amanti del trekking.Su questi fondali nel tratto di mare tra Camogli e Portofino fu collocata nel 1954 a 17 metri di profondità la statua del Cristo degli Abissi, cara ai subacquei e soprattutto teatro di una toccante cerimonia in agosto in memoria di tutti coloro che sono morti in mare.
Il borgo di San Fruttuoso è sorto intorno ad un’antica abbazia benedettina risalente all’anno Mille che oggi appartiene al patrimonio del Fai. E’ stato nel tempo un tranquillo borgo di pescatori, ma anche un pericoloso covo di pirati.
Clicca qui per orari, prezzi ed altre informazioni sull’Abbazia
L’area marina protetta di Portofino offre molte opportunità di immersioni per sub, ma anche sulla terraferma le attrazioni naturalistiche e culturali non mancano. Il Parco di Portofino costituito nel 1935 offre una straordinaria varietà di piante, uccelli, animali e ambienti marini oltre ad importanti monumenti storici.
Recco
capitale della gastronomia ligure (ma la sfida è aperta), famosa soprattutto per la focaccia al formaggio, per i suoi ristoranti e per le numerose sagre ed eventi dedicati alla gastronomia,
A circa 10 km da Recco, nell’entroterra proseguendo lungo la Provinciale SP333 si trova Uscio, ben collegato con gli autobus della linea Recco-Uscio_Monleone (giorni feriali)http://www.atpesercizio.it/Orari201312301050/orari_ST/pagina.106g.pdf
Giorni festivi http://www.atpesercizio.it/Orari201312301050/orari_ST/pagina.110g.pdf . d
dove si trova il Museo dell’Orologio da Torre, ospitato nella vecchia fabbrica della famiglia Trebino che costruisce orologi da 190 anni ed annovera tra i suoi clienti anche La città del Vaticano e si dedica anche alla costruzione di campane, campanili e restauro di orologi antichi e monumentali
Il museo (per informazioni chiamare il n°185/91941 o visitare il sito http://www.trebino.it ).
Da vedere anche la Pieve di Sant’Ambrogio, chiesa in stile romanico, costruita nell’ XI secolo, forse sulla base una struttura più antica risalente al 500 o al 600 dc, quando la curia di Milano si rifugiò in Liguria per sfuggire ai Bizantini.
San Rocco: area camper escursioni e splendida vista a 6 km da Camogli servizio di bike sharing e collegamenti in autobus con Camogli ultima corsa intorno alle 19. da qui partono i sentieri per le principali escursioni nel Parco di Portofino con durata variabile dalle 2 alle 5 ore.
Noi vi indichiamo la più semplice che può essere percorsa anche solo parzialmente e una molto impegnativa che richiede esperienza o la presenza di una guida.
Per i vari percorsi vedi http://www.sanfruttuoso.eu/pr03.htm
Da San Rocco alle “Batterie” e ritorno.
Distanza 3,5 km
Dislivello 50m
Tempo 2h circa
Indicazioni:
Come arrivare a San Rocco: salire da Recco o da Camogli in direzione La Spezia fino a Ruta. Poi svoltare a destra prima della galleria e seguire le indicazioni per San Rocco.Dal parcheggio di San Rocco 215 metri s.l.m. proseguire a piedi seguendo la strada asfaltata per alcune centinaia di metri. Qui si trova il piccolo borgo chiuso al traffico che presenta in posizione suggestiva una chiesa e una piazzetta con vista panoramica.
da qui parte un itinerario che attraversa da San Rocco a Punta Chiappa il versante occidentale del promontorio di Portofino con panorami mozzafiato tra bosco e mare.
Vedi il percorso