Fénis, l’incanto di un castello
La storia
E’ il castello più visitato della Valle d’Aosta ed uno dei più accessibili perché si trova su una collina vicina al centro abitato di Fénis. Basta un colpo d’occhio e lasciare andare l’immaginazione e ci si ritrova immersi in una suggestiva atmosfera medioevale.
Non è un caso. Proprio perché rispecchia un po’ il modello ideale del castello medievale ha offerto ambientazione a film e ha ispirato riproduzioni di ambienti storici in epoca moderna.
Il castello ha un aspetto imponente, con una doppia cinta muraria, torrette circolari o quadrate agli angoli a protezione del Mastio e camminamenti di ronda tra una torre di guardia e l’altra. Ma, nel contempo, mostra anche una dimensione di dimora signorile, visibile soprattutto all’interno, come dimostrano gli affreschi quattrocenteschi, i mobili rinascimentali e le numerose decorazioni che impreziosiscono l’edificio.
I signori di Fénis erano gli Challant, la potente famiglia che governò a lungo la Valle d’Aosta per conto dei Savoia e che trasformò l’antica rocca in una residenza di rappresentanza. Sono diversi i castelli della Valle posseduti dalla nobile casata tra il Medioevo ed il Rinascimento, riconoscibilissimi per uno stile più vicino alle influenze francesi che agli influssi dell’architettura italiana.
LA VISITA AL CASTELLO
L’attuale struttura a forma pentagonale è il risultato composito di modifiche ed aggiunte fatte tra il XIII e il XIV secolo: al nucleo originale della fortezza, abitato nel Duecento dal visconte Gotofredo II, il nipote Aimone fece aggiungere intorno al 1330-40 le mura merlate che caratterizzano il castello.
Molto belli anche gli interni che non deluderanno il visitatore. Nel tour della durata di circa 30’ è possibile vedere numerosi ambienti come la cucina, dotata di un grande camino, la dispensa, il refettorio delle guardie e dei servitori. Tutte queste sale si trovano al piano terra, mentre al piano superiore si incontrano la cappella, la camera del signore, la sala di rappresentanza e la sala da pranzo.
Assolutamente da non perdere il cortile interno, con il suo scalone, l’affresco dedicato a San Giorgio che uccide il drago, le balconate in legno ed i numerosi dipinti quattrocenteschi.
Tutti questi aspetti rendono il castello un luogo suggestivo, ideale per ospitare concerti o per costituire la location di film: è il caso di Fracchia contro Dracula (1985) con Paolo Villaggio per gli esterni e del rifacimento dello sceneggiato La Freccia Nera (2006) con Martina Stella e Riccardo Scamarcio per gli interni.
D’ANDRADE, L’ARCHITETTO CHE RISCOPRI’ IL CASTELLO
Il recupero, il restauro e la tutela dell’edificio si devono all’architetto Alfredo D’Andrade, Sovrintendente alle Belle Arti di Liguria e Piemonte e grande esperto di Architettura Medioevale.
Si può considerare un pioniere del turismo culturale perché già a fine Ottocento era consapevole del ritorno economico sui paesi della valle d’Aosta, prodotto dai soggiorni e dai passaggi dei viaggiatori interessati alle fortezze medioevali e colpiti dalla bellezza della loro collocazione nel peasaggio.
D’Andrade si dedicò per anni alla sistemazione del Castello che versava in uno stato di abbandono e, come altri manieri valdostani, era stato trasformato in un granaio e in una fattoria. Nel 1897 riuscirà a farlo acquistare dallo Stato.
L’architetto si rese immediatamente conto del valore del cortile interno e della suggestione che lo scalone semicircolare in pietra avrebbe potuto suscitare sui visitatori.
E così questa porzione dell’edificio non solo verrà ripristinata e salvaguardato come le altre parti del castello, ma farà da modello e verrà riprodotto fedelmente all’interno del Borgo Medioevale di Torino presso il Parco del Valentino costruito per l’Esposizione Universale del 1884.
Il castello ospita al suo interno il Museo di Arredamento Valdostano
Orari e Prezzi https://www.lovevda.it/it/banca-dati/8/castelli-e-torri/fenis/castello-di-fenis/979)
https://www.lovevda.it/it/banca-dati/8/castelli-e-torri/fenis/castello-di-fenis/979