Viaggia oltre le rotte comuni, scopri l'Italia autentica
Fuori
Stagione

Torino città da gustare

Qualche idea per visitare Torino, cercando di coglierne la varietà. Ci limitiamo a pochi consigli: alloggiate in un bed&breakfast, possibilmente nel centro storico (ce ne sono diversi), utilizzate i mezzi pubblici (compreso il metrò automatizzato senza conducente, molto simile a quelli francesi, che ormai serve benissimo varie zone della città). Andate a piedi o in bici più che potete (c’è un ottimo servizio di bike Sharing: http://www.tobike.it/). Un po’ di moto aiuta a gustare meglio la città designata Capitale Europea dello Sport per il 2015

1°Scordatevi la Fiat.

Torino non è più sinonimo di auto. Il binomio tra il capoluogo piemontese e la casa costruttrice è ormai un filo esile. Allora, per evitare equivoci e falsi miti basati su luoghi comuni non più attuali, conviene iniziare la visita partendo da quello che resta della Fiat. In corso Massimo D’Azeglio n° 100, in prossimità del tunnel che attraversa la zona degli ospedali, c’è il primo stabilimento dell’azienda fondata 1899, realizzato in stile Liberty dall’architetto Alfredo Premoli tra il 1904 e il 1906. Testimonianza di un lontano passato: oggi l’edificio non appartiene più alla Fiat.

(Piazza Castello, foto Anna Leone)

Seconda tappa: il Lingotto, progettato dall’ingegnere e costruito nel 1923, in uso fino al 1982. Oggi al posto delle catene di montaggio ci sono un centro commerciale, un centro fiere che ospita eventi come la Fiera internazionale del Libro, il Salone del Gusto e il Salone del Vino, un Auditorium, un Centro Congressi, la pinacoteca Giovanni e Marella Agnelli: 25 opere della collezione privata dell’Avvocato e della moglie con quadri di Canaletto,Tiepolo, Canova, Renoir Manet, Picasso,Balla e Severini. Ci sono anche alberghi, ristoranti e un cinema multisala. La ristrutturazione dell’area è stata curata dall’architetto Renzo Piano. Sul tetto del Lingotto è stata ristrutturata la pista di prova sopraelevata che è visitabile dal pubblico.

Non lontano sorge lo stabilimento di Mirafiori: un complesso industriale gigante, grande 2milioni di mq, dal destino incerto dopo lo spostamento della sede fiscale dell’azienda a Londra, della sede legale ad Amsterdam e di molte produzioni fuori dall’Italia.

 

Se non digerite la logica della Conference call e dei moderni meeting aziendali, vi conviene tornare in centro nei pressi della Stazione di Porta Nuova all’angolo tra via Vittorio Emanuele e via Rattazzi dove sorgeva il caffè Burello, sede delle prime riunioni dei soci della Fiat. E’ forse un modo per andare in cerca del legame perduto tra azienda e territorio.

Per finire, si consiglia una visita al rinnovato Museo dell’Automobile in Corso Unità d’Italia 40. Il percorso espositivo, che presenta anche mostre temporanee ed allestimenti suggestivi, si rivolge agli specialisti ma anche alle famiglie ed analizza il fenomeno auto sotto il profilo tecnologico, storico e sociale. Previsti laboratori per bambini ed attività che coinvolgono genitori e figli. Per informazioni www.museoauto.it

Torino vista dall’alto

Torino è una città orizzontale; per capirne la struttura, guardatela dall’alto: dalla Mole Antonelliana (che ospita il museo del Cinema con una sezione i primi passi del cinema a Torino) o salite sulla collina di Superga, utilizzando la cremagliera. Oppure usate lo stratagemma adottato da Italo Calvino che attraversava la città in diagonale, come scrive Silvia Perrella in un saggio sullo scrittore ligure che contrapponeva il paesaggio verticale della sua terra natale a quello orizzontale del capoluogo piemontese.

(Torino di notte. Foto Anna Leone)

Dall’alto si vede l’evoluzione della città: Torino conosce un’espansione ordinata verso sud (nella zona vicino all’attuale Stazione di Porta Nuova) nel ‘500 e ‘600 e verso il Po a partire dal 1673.Nel ‘700 la città si sviluppa in direzione nord ovest nei pressi di Piazza Statuto e si ingrandisce ulteriormente nell”800 con i caratteristici grandi viali ed i nuovi quartieri (Borgo Dora, Valdocco e il borgo di Vanchiglia dove sorge un curioso edificio del 1840 denominato Fetta di Polenta progettato da Alessandro Antonelli, l’architetto della Mole Antonelliana). Torino cresce in modo ben organizzato, secondo un progetto preciso fino alla fine dell’ 800. Con risultati notevoli: nel 1884 a sud del centro storico dove sorge il Politecnico nacque il quartiere residenziale di Crocetta in stile Liberty.

Nel ‘900 la crescita di Torino diventa sempre più disordinata: la popolazione aumenta fino a toccare quota 1milione e duecentomila abitanti (oggi sono circa 900mila). Alcune zone conoscono una parabola discendente nel corso del XX secolo.

Ad esempio il quartiere San Salvario, a ridosso del centro, tra il XIX e XX secolo ospitò 2 Esposizioni internazionali, mentre intorno a via Dante si sviluppò la Fiat.

In seguito divenne meta di immigrazione italiana e straniera a partire dagli anni ’90, oggi rappresenta il cuore multietnico della città con molti locali alla moda e alcune facoltà universitarie.

In precedenza il mercato di san Salvario era stato considerato il cuore del degrado e della criminalità (celebri i film degli anno ’70 dedicati alla Torino violenta). Sembrava un destino segnato, ma per fortuna non è stato così, grazie all’impegno di cittadini e istituzioni Oggi la zona si presenta come esempio positivo di integrazione e convivenza pacifica tra le culture e le religioni. Nel quartiere sorgono chiese cattoliche, il tempio valdese, la sinagoga, le sale di preghiera musulmana.

La Cremagliera

Un altro modo di vedere Torino dall’alto è andare a Superga, che si può raggiungere con la Cremagliera che collega il quartiere Sassi con la Collina fino a quota 660 metri. Il tragitto panoramico, lungo circa 3 km, dura poco più di un quarto d’ora ed offre scorci della collina e dell’arco alpino. Prezzi Feriali: corsa semplice € 4,00, corsa andata ritorno € 6,00 Sabato e festivi: corsa semplice € 6,00, corsa andata ritorno € 9,00.

(La cremagliera per Superga. Foto Matteo Ganino)

Orari. Da Sassi, una partenza all’ora dalle 9 alle 20. da Superga una partenza all’ora dalle 9,30 alle 20,30. Per maggiori informazioni vedi http://www.gtt.to.it/turismo/pdf/orario_sassisup.pdf

Il tram storico

Il tram n°7 è una linea storica ripristinata nel 2011, 101 anni dopo la sua istituzione avvenuta nel 1910 e 45 anni dopo la sua chiusura nel 1966. La tratta compie un percorso circolare che attraversa e tocca i luoghi più importanti del centro.

Orario: Lunedì- venerdì 5 corse (10.30, 11.30, 15.30, 16.30 e 17.30). Sabato 11 corse una all’ora dalle 9.30 alle 19.30. 16 corse nei festivi con partenze ogni 30′ dalle 9.30 alle 18,30, potenziato con una seconda vettura in partenza alle 15, 16,17,18,19 e alle 20.

(Tram storico 1930. Foto Aleanz, Wikipedia, pubblico dominio.)

Il percorso circolare: PIAZZA CASTELLO – Via Po – Piazza Vittorio Veneto – Via Bonafous – Corso Cairoli – Corso Vittorio Emanuele II – Corso Vinzaglio – Via Cernaia – Via Pietro Micca – Via Bertola – Via XX Settembre – Corso Regina Margherita – Rondò Rivella – Viale I Maggio – PIAZZA CASTELLO.

Il battello

Chi è interessato alle attività e alle offerte per la navigazione sul fiume, che offre scorci molto suggestivi, non dovrebbe farsi sfuggire queste opportunità, con servizi in costante evoluzione. Molto interessante la tariffa Hop on/Hop off che permette di salire e scendere dal battello quante volte si vuole nell’arco di una giornata al prezzo di 4 o 6 euro in settimana (a seconda della tratta) e da 6 a 9euro il fine settimana e nei festivi (a seconda della tratta scelta).

Per tutte le informazioni e le altre offerte si rimanda al sito http://www.torinofree.it/20130220435/servizi/i-battelli-che-navigano-sul-po.html

Tra Collina e fiume

Ecco un itinerario molto interessante suggerito dal Comune di Torino per immergersi nella natura http://www.comune.torino.it/canaleturismo/it/itiner6/pages/3_fiume.htm

Sognate o coltivate strane utopie come un parco naturale in città dove camminare ed osservare zone popolate da uccelli che hanno stabilito il loro nido proprio alla confluenza tra Dora e Po?

Tutto questo è realtà al parco della Colletta.

Lo stesso dicasi per la collina di Superga, conosciuta per la Basilica progettata dall’architettto Juvarra nel 1715 nei pressi della quale si schiantò il 4 maggio 1949 l’aereo del grande Torino.

Percorrendo gli 8 km di strada panoramica nel parco naturale della Collina di Superga si può arrivare fino a quota 715 metri. Si possono percorrere gli 8 chilometri della strada panoramica che attraversa il Parco naturale della Collina di Superga; volendo si può proseguire in auto fino al Colle della Maddalena, (715 metri), il punto più alto della collina torinese.(oppure ci si ferma prima della Basilica utilizzando la cremagliera di cui sopra)

L’itinerario prosegue scendendo verso il Giardino Roccioso ed il Borgo Medioevale, costruito per l’Esposizione del 1884 riproducendo in modo fedele antiche costruzioni del Trecento piemontesi e valdostane. Da questo punto attraversiamo il Giardino Roccioso, realizzato nel 1961 per il centenario dell’Unità d’Italia: un avvallamento trasformato in giardino con giochi d’acqua e terrazze suggestive.

Il Valentino

Il Parco del Valentino si trova dalla parte opposta della collina, sulla sponda sinistra del Po in un’area comunemente chiamata Valentino ed è il più antico parco della città. Annovera al suo interno quasi 2mila alberi ad alto fusto e 100mila piante.

Più ci si allontana dalle zone abitate e più si incontrano specie tipiche dell’habitat di fiume: c’è una colonia di aironi cinerini ed è possibile avvistare altri uccelli rari come il nibbio bruno e le rondini, ormai quasi scomparse dalle nostre città.

Il Castello del Valentino, che ospita dal 1861 la Regia Scuola di Applicazione per gli Ingegneri, diventata poi il Politecnico di Torino, è una delle residenze sabaude e fa parte dal 1997 del Patrimonio Mondiale dell’Unesco. Si tratta di 14 edifici tra palazzi, ville e castelli che testimoniano da un lato la vitalità in Piemonte dell’architettura barocca e tardo barocca e dall’altro esemplificano con la loro maestosità e l’organizzazione degli spazi e dei volumi gli ideali dello stato assoluto.

Nella lista dei siti Unesco compaiono tra gli altri il Castello di Rivoli, Venaria Reale, il castello di Moncalieri, la palazzina di caccia di Stupinigi ed in città Palazzo Reale, residenza dei Savoia fino al 1865, Palazzo Madama e Palazzo Carignano, edificio in stile barocco sede del primo Parlamento Italiano e palazzo natale dei sovrani Carlo Alberto e Vittorio Emanuele II.

Oltre al percorso tra fiume e collina il sito del comune di Torino offre altri cinque itinerari per conoscere l’evoluzione della città nel tempo:

a)Torino romana e medioevale e rinascimentale (http://www.comune.torino.it/canaleturismo/it/itiner6/pages/1_rom.htm )

b)Torino barocca e risorgimentale, due momenti significativi per lo sviluppo della città

http://www.comune.torino.it/canaleturismo/it/itiner6/pages/2_baroc.htm

c) Torino e il suo cuore, un giro del centro storico tra palazzi piazze e negozi storici come la Gioielleria Musy che risale al 1707.

http://www.comune.torino.it/canaleturismo/it/itiner6/pages/4_cuore.htm

d) Torino ed il Liberty: la città è considerata la capitale italiana dello stile Liberty. A Torino al Parco Del Valentino si tenne nel 1902 la prima Esposizione Internazionale di Arte Decorativa Moderna, cioè l’Expo del nuovo stile Liberty che vede come protagonisti alcuni artisti ed architetti torinesi come Pietro Fenoglio, che realizzò la casa Fenoglio Da Fleur nel 1902 Gottardo Gussoni e Raimondo D’Aronco.

http://www.comune.torino.it/canaleturismo/it/itiner6/pages/5_liberty.htm
http://it.wikipedia.org/wiki/Liberty_torinese

I Caffè storici

Tra il Settecento e l’Ottocento sorgono a Torino numerosi caffè e ristoranti diventati importanti per la vita cittadina e per le vicende nazionali. Questi locali erano luoghi d’incontro e di discussioni politiche o di affari che coinvolgevano le figure più in vista della città, soprattutto i borghesi e gli artisti, ma anche nobili come Camillo Benso Conte di Cavour. Nascono nuove ricette del caffè, si servono liquori e gustosi pasticcini o della cioccolata

Famoso è Il Bicerin (www.bicerin.it) aperto nel 1763 dove si serve ancora una bevanda al bicchiere (Bicerin) a base di caffè, cioccolata e crema di latte. Gli interni presentano specchi e arredi d’epoca.

Tra gli altri locali si segnalano il Caffé Ristorante del Cambio davanti a palazzo Carignano attivo dal 1757 e che aveva Cavour come cliente fisso. Una targhetta segnala il posto occupato dallo statista; il Caffè gelateria Fiorio (1780) situato sotto i portici di via Po e luogo di ritrovo dell’aristocrazia e degli intellettuali. Per via delle caratteristiche della sua clientela, il caffè era considerato un luogo importante per registrare gli umori di una fetta molto influente dell’opinione pubblica.

Musei

Molti conoscono il museo Egizio che si è molto rinnovato negli ultimi anni e merita una visita, anche se ci siete già stati in passato, o il museo del Cinema, ma a Torino c’è molto altro: tra musei, esposizioni, collezioni e residenze visitabili ci sono più di 50 spazi espositivi. All’origine di questa ricchezza vi è anche la tradizione di Casa Savoia, molto attiva sul versante del collezionismo e la forte tradizione museale della città che vanta una storia plurisecolare.

Ecco l’elenco completo

http://www.comune.torino.it/musei/elenco/

Persone disabili: soprattutto grazie alle Paraolimpiadi del 2006 l’accessibilità ai mezzi di trasporto è decisamente migliorata ed è oggi nettamente superiore alla media delle altre città italiane.

Restano purtroppo alcune criticità: il 20% degli autobus e delle fermate presentano problemi di accessibilità, così come il 50% dei tram (con la linea 13 che presenta una situazione altamente problematica). Anche sul versante delle disabilità sensoriali sono stati compiuti importanti passi avanti ma ci sono ancora miglioramenti da fare.

Informazioni:http://www.comune.torino.it/pass/informadisabile/gtt-trasporto-urbano-e-extraurbano-per-persone-disabili/

Sport

Nel 2015 Torino è stata capitale europea dello sport La città vanta 200 strutture sportive ed ha ospitato nel 2006 le Olimpiadi e le Paralimpiadi invernali.

Non solo Toro e non solo Juve anche se lo Juventus Stadium offre al tifoso un mondo a 360° che va oltre la semplice partita,come ad esempio la visita al museo della squadra o il servizio di baby park con animatori.

Torino ha tenuto a battesimo molte realtà importanti dello sport italiano come la prima società ginnastica d’Italia “La Reale Società Ginnastica di Torino”, il Cai (Club Alpino Italiano), la Federazione canottaggio, il primo Ski Club, l’Unione Podistica Italiana e altri ancora.

Immagine di copertina: Torino-Po By  Giuseppe zeta (Flickr) Wikimedia Commons[CC BY 2.0 (http://creativecommons.org/licenses/by/2.0)]. 

 

Guarda gli ultimi post

Portogallo, referendum contro gli affitti brevi

Fénis, l’incanto di un castello

Cordova

Perfetti sconosciuti, monumenti “invisibili” a Milano