Viaggiare ai tempi del Covid, cosa c’è da sapere
Dopo il Dpcm di Natale si può ancora viaggiare, anche all’estero? E soprattutto si può viaggiare per turismo? Sì e no. Vediamo perché, con il contributo di una scheda predisposta per noi dall’agenzia di viaggi Eolo di Erba (Co).
Niente viaggi tra regioni di colori diversi. Stop a spostamenti tra comuni a Natale, S. Stefano e 1°gennaio
Partiamo dalla mobilità interna. Bisogna innanzitutto tener conto delle limitazioni previste a livello nazionale per il passaggio tra regioni di colore diverso. Inoltre, indipendentemente dal colore della zona, dal 21 dicembre al 6 gennaio sono proibiti gli spostamenti tra regioni; nei giorni 25, 26 dicembre ed 1° gennaio anche quelli tra comuni diversi.
In questo periodo sono sospese le crociere. Le navi passeggeri battenti bandiera straniera non potranno fare ingresso nei porti italiani.
Cosa è permesso e cosa non si può fare
Sono consentiti i movimenti per motivi di lavoro, salute, necessità oppure per rientrare la propria abitazione, cioè all’indirizzo di residenza o dove si ha fissato il proprio domicilio. Il divieto di spostarsi riguarda anche le seconde case.
Le regole per andare all’estero
Per quanto riguarda i viaggi all’estero, occorre premettere che sono fortemente sconsigliati: Il Ministero degli Esteri raccomanda di evitarli, “se non per ragioni strettamente necessarie”. Ed avverte che, in caso di aggravamento del quadro epidemiologico a livello europeo e mondiale , potrebbero essere introdotte ulteriori vincoli agli spostamenti. Tali limitazioni renderebbero più difficile rientrare in Italia.
Per quanto riguarda i viaggi in aereo, in aggiunta a quanto leggerete in seguito, bisogna ricordare che sono state avviate alcune sperimentazioni di voli “Covid tested“, con esami diagnostici prima del volo e sbarcati all’aeroporto in Italia. Tali procedure consentono di viaggiare in sicurezza e non dover fare un periodo di quarantena nei casi in cui ciò sia previsto all’ingresso in Italia.
Detto questo, veniamo al dettaglio delle regole per andare o venire dall’estero.
I cinque elenchi
Il Dpcm suddivide i paesi in 5 fasce (elenchi A,B,C,D, E); gli stati precedentemente inclusi nel gruppo F confluiscono nell’elenco E. La lista completa dei paesi con la relativa classificazione è contenuto nell’allegato 20 del Decreto.
Per gli stati che rientrano nella fascia A (San Marino e Città del Vaticano) non c’è nessuna limitazione.
Per quelli in fascia B basta un’autodichiarazione in cui si specificano i paesi stranieri in cui si è soggiornato e è transitato negli ultimi 14 giorni. Sono consentiti l’ingresso e gli spostamenti in Italia oppure il viaggio verso questi paesi, senza dover fornire motivazioni. E’ comunque opportuno accertarsi che non siano presenti restrizioni a livello locale oppure limitazioni specifiche previste dalle normative nazionali.
Spiragli per il turismo
In linea generale quindi chi entra in Italia da questi Paesi non deve sottoporsi a misure di isolamento, sempre che non sia stato, anche solo di passaggio, in paesi classificati a maggior rischio epidemiologico nei 14 giorni precedenti.
Inoltre, non dovendo fornire una motivazione specifica dei propri spostamenti, ci si può muoversi anche per turismo.
L’elenco B è in divenire
L’aspetto più complicato è però la definizione precisa degli Stati compresi nella fascia B.
Infatti fino al 9 dicembre ne fanno parte:
Austria, Bulgaria, Cipro, Croazia, Danimarca(incluse isole Faer Oer e Groenlandia),Estonia,
Finlandia, Germania, Grecia, Irlanda, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Polonia,
Portogallo(incluse Azzorre e Madeira),Slovacchia, Slovenia, Svezia, Ungheria, Islanda,
Liechtenstein, Norvegia(incluse isole Svalbard e Jan Mayen),Svizzera, Andorra, Principato di
Monaco.
Dal 10 dicembre però le cose potrebbero cambiare: faranno infatti parte della fascia B gli Stati e territori ritenuti a basso rischio epidemiologico che verranno individuati, con ordinanza del Ministero della Salute, d’intesa con il Ministero degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale, tra quelli presenti nella fascia C
Elenco C
Veniamo quindi alla fascia C che include fino al 9 dicembre:
Belgio, Francia (inclusi Guadalupa, Martinica, Guyana, Riunione, Mayotte ed esclusi altri territori
situati al di fuori del continente europeo), Paesi Bassi (esclusi territori situati al di fuori del
continente europeo), Repubblica Ceca, Romania, Regno Unito (incluse isole del Canale, Isola di
Man, Gibilterra e basi britanniche nell’isola di Cipro ed esclusi i territori situati al di fuori del
continente europeo per i quali il Regno Unito ha la responsabilità delle relazioni
internazionali),Spagna(inclusi territori nel continente africano).
Dal 10 dicembre la lista si amplia con l’aggiunta delle nazioni presenti in precedenza nel gruppo B.
Il nuovo elenco comprende quindi Austria, Bulgaria, Cipro, Croazia, Danimarca (incluse isole Faer Oer e
Groenlandia), Estonia, Finlandia, Germania, Grecia, Irlanda, Lettonia,
Lituania,Lussemburgo,Malta,Polonia, Portogallo(incluse Azzorre e Madeira), Slovacchia,
Slovenia, Svezia, Ungheria, Islanda, Norvegia, Liechtenstein, Svizzera, Andorra, Principato di
Monaco.
Cosa di può fare e cosa no
Sono permessi gli spostamenti da o verso i Paesi della fascia C, senza dover fornire motivazioni. Bisogna ovviamente tener conto di eventuali restrizioni all’ingresso stabilite da questi Stati e delle limitazioni previste in Italia su base regionale.
INGRESSO IN ITALIA FINO AL 9 DICEMBRE: in caso di soggiorno o transito dai Paesi dell’elenco C nei 14 giorni precedenti bisogna a) compilare un’autodichiarazione b) effettuare un tampone con esito negativo, nelle 72 ore precedenti all’ingresso in Italia.
in alternativa, è possibile effettuare il test all’arrivo in Italia o entro 48 ore dall’arrivo.
- c) Non è previsto l’isolamento fiduciario all’arrivo, ma rimane l’obbligo di comunicare al dipartimento di prevenzione dell’ASL il proprio ingresso.
Chi non presenta l’attestazione dell’esito negativo del test è soggetto ad isolamento fiduciario e sorveglianza sanitaria.
Sono però previste eccezioni all’obbligo di sottoporsi a test molecolare o antigenico.
INGRESSO IN ITALIA DAL 10 DICEMBRE: Anche in questo caso servono tampone negativo (con test effettuato nelle 48 ore precedenti) e autocertificazione. Vige sempre l’obbligo di comunicare all’Asl il proprio ingresso in Italia. Isolamento sanitario e sorveglianza sanitaria solo per chi non fornisce l’esito del test.
Sono previste eccezioni all’obbligo di sottoporsi a test molecolare o antigenico per chi proviene dai paesi dell’elenco C
Elenco D
Australia, Giappone, Nuova Zelanda, Repubblica di Corea, Ruanda, Singapore, Tailandia,
Uruguay.
Cosa di può fare e cosa no
Sono consentiti gli spostamenti da/per questi Paesi, senza necessità di fornirne motivazione (fatte salve le limitazioni disposte in Italia a livello regionale). E’ possibile comunque che alcuni paesi possano mettere restrizioni all’ingresso, anche quando l’Italia non lo fa nei loro confronti.
Sono previste restrizioni agli spostamenti sul territorio nazionale, in particolare per il periodo
dal 21 dicembre – 6 gennaio.
All’ingresso/rientro in Italia, se nei 14 giorni precedenti si è soggiornato/transitato dai Paesi dell’elenco D, è necessario:
- a) sottoporsi ad isolamento fiduciario e sorveglianza sanitaria per 14 giorni,
- b) compilare un’autodichiarazione
- c) Si può raggiungere la propria destinazione finale in Italia solo con mezzo privato. E’ è consentito solo il transito aeroportuale, senza uscire dalle zone dedicate dell’aerostazione, verso un’altra destinazione.
Ad eccezione di chi si sposta in aereo, quindi, il trasferimento deve avvenire con un mezzo privato. Se non si ha la possibilità di farlo, interviene la Protezione civile che individua un posto in chi il viaggiatore sarà sottoposto a isolamento fiduciario e sorveglianza sanitaria. Le spese sono a carico dell’interessato.
Elenco E: resto del mondo
Gli spostamenti da/per il resto del mondo sono consentiti solo in presenza di
precise motivazioni riassumibili in motivi di lavoro, di salute o di studio, di assoluta urgenza, rientro presso
il proprio domicilio, abitazione o residenza. Non sono quindi consentiti spostamenti per
turismo. Sono inoltre previste limitazioni agli spostamenti sul territorio nazionale, in particolare per il periodo dal 21 dicembre – 6 gennaio.
MODALITA’ DI INGRESSO IN ITALIA: Chi nei 14 giorni precedenti è stato in uno o più paesi di questo gruppo
soggiorno/transito nei 14 giorni precedenti da questo gruppo di Paesi può tornare in Italia se cittadino italiano, dell’UE o di un paese dell’area Schengen, così come i familiari. Vale lo stesso discorso per chi è in possesso di un permesso di soggiorno di lungo periodo e per i familiari E’ consentito l’ingresso anche alle persone che hanno una “relazione
affettiva comprovata e stabile” (anche se non conviventi) con cittadini italiani/UE/Schengen o con
persone legalmente residenti in Italia o soggiornanti di lungo periodo per raggiungere l’abitazione/domicilio/residenza del partner (in Italia). All’ingresso/rientro in Italia
da questi Paesi, bisogna compilare un’autodichiarazione con la motivazione per l’ingresso o il rientro in Italia.
Si può raggiungere la propria destinazione finale nel nostro paese solo con mezzo privato, secondo le modalità indicate per la fascia D.
Anche per gli stati dell’elenco E sono previste eccezioni all’obbligo di isolamento al da questi Paesi.
Attenzione alle autodichiarazioni
Quali informazioni occorre fornire attraverso l’autodichiarazione? Occorre indicare a) motivi dello spostamento, b) i Paesi in cui si è soggiornato, l’indirizzo in cui si starà durante il periodo di sorveglianza sanitaria e isolamento fiduciario ed il mezzo di trasporto utilizzato per raggiungerlo. Se si fa scalo in un aeroporto italiano, occorre indicare l’aereo di linea con il relativo codice del volo che porterà la persona a destinazione.
per ulteriori informazioni consultate il sito https://infocovid.viaggiaresicuri.it/ dove trovate un questionario interattivo che vi dice, in base alla vostra personale, cosa dovete fare nel vostro caso